Dalla facciata al rumore, tutto ciò che un condomino deve sapere
Con l’arrivo dell’estate, sempre più persone decidono di installare un impianto di climatizzazione domestico. Ma quando si vive in condominio, l’installazione di un condizionatore comporta diverse valutazioni legali e tecniche, in particolare se si intende collocare l’unità esterna sulla facciata dell’edificio.
La Legge 220/2012 – la cosiddetta Riforma del Condominio – ha chiarito che la facciata è una parte comune e, come tale, deve essere tutelata. Qualsiasi modifica apportata da un singolo condomino deve rispettare il decoro architettonico, la stabilità dell’edificio e non deve compromettere il pari uso da parte degli altri.
L’art. 1122 c.c. vieta interventi che possano arrecare danni alle parti comuni o alterare il decoro estetico dell’edificio.
L’installazione del condizionatore, per essere legittima, deve rispettare questi limiti. Inoltre, il condomino ha l’obbligo di informare preventivamente l’amministratore, che riferirà all’assemblea. Quest’ultima può vietare l’installazione o chiederne la rimozione se l’impianto risulta lesivo per l’aspetto dell’edificio o per il diritto degli altri condòmini.
Il decoro architettonico non dipende solo dal valore estetico: anche piccole modifiche, se visibili, possono violarlo. Secondo la Cassazione, anche strutture di tipo “popolare” possono essere danneggiate da interventi visivamente impattanti (Cass. Civ. n. 11386/2013).
In alcune sentenze, la Corte ha riconosciuto la legittimità dell’installazione se il condizionatore:
In questi casi, l’assemblea può autorizzare l’intervento, soprattutto se non si rileva un pregiudizio evidente al decoro (Cass. Civ. n. 8857/2015).
Un altro vincolo fondamentale è rappresentato dal regolamento di condominio, che può vietare espressamente l’installazione di impianti sulle facciate o negli spazi comuni. Se il regolamento è di tipo contrattuale (accettato all’atto di acquisto), tale divieto ha valore vincolante per tutti i condòmini e non può essere derogato nemmeno con autorizzazione assembleare.
È quindi essenziale verificare il regolamento condominiale prima di procedere con qualsiasi lavoro.
Infine, anche un impianto tecnicamente corretto potrebbe creare problemi acustici. Il rumore prodotto dall’unità esterna può costituire un’immissione intollerabile per i vicini.
Secondo l’art. 844 c.c., non sono ammesse immissioni rumorose che superano la normale tollerabilità, valutata in base alle caratteristiche del luogo. Un condizionatore troppo rumoroso può quindi essere contestato dai vicini, anche se l’installazione è formalmente autorizzata.
L’installazione di un condizionatore in condominio è possibile, ma deve avvenire con attenzione e nel rispetto di:
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