Scopri come redigere o aggiornare correttamente l’Analisi dei Rischi
Secondo la normativa vigente e la giurisprudenza consolidata, l’amministratore di condominio è il custode delle parti comuni dell’edificio e, in quanto tale, ha l’obbligo giuridico di vigilare sulle condizioni di sicurezza.
Questo principio è ribadito dall’art. 40, comma 2, del Codice Penale:
“Non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo”.
Pertanto, l’amministratore deve individuare i potenziali rischi, documentarli in modo formale e informare i condòmini della necessità di eventuali interventi di manutenzione, specialmente se urgenti o straordinari.
L’Analisi dei Rischi è un documento tecnico che descrive lo stato di conservazione e sicurezza dell’edificio, rilevando eventuali anomalie, pericoli e difformità rispetto alla normativa vigente. Serve a prevenire danni, tutelare condòmini e fornitori e pianificare gli interventi necessari.
Ecco i passaggi fondamentali:
L’Analisi dei Rischi non è un’attività da svolgere una tantum. Deve essere aggiornata periodicamente, in particolare quando:
Un’analisi aggiornata consente all’amministratore di prevenire responsabilità civili e penali, dimostrando di aver adottato tutte le misure necessarie per tutelare il condominio.
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